
Sono tre i cortei che venerdì mattina attraverseranno Roma per raggiungere piazza San Giovanni, ci saranno migliaia di metalmeccanici e di lavoratori pubblici per un’alleanza sindacale che le due maggiori organizzazioni della Cgil, Fiom e Fp, hanno sintetizzato con lo slogan «unità anticrisi». I dati sulla partecipazione vengono aggiornati di continuo, sarà comunque massiccia. Aggiornamento anche per le dichiarazioni di sostegno alla giornata di mobilitazione: oggi verrà illustrato un appello di un centinaio tra senatori e deputati del Partito democratico, che fa proprie le ragioni dell’iniziativa sindacale. Gli operai e i lavoratori pubblici hanno già ricevuto l’adesione dell’Arci, degli studenti universitari dell’Udu, e di quelli medi di Rds da i quali hanno preso in prestito lo slogan portato in piazza durante le proteste contro la riforma Gelmini: «noi la crisi non la paghiamo». Dall’Europa arriva la solidarietà di Unison, sindacato inglese dei lavoratori pubblici (1,3 milioni di iscritti) impegnato in una lotta analoga all’omologo italiano che sfocerà in una manifestazione a Londra il 28 marzo, prima del G20. Solidarietà anche dagli spagnoli del Fsap-Ccoo e, a smentire la tesi che Fiom e Fp stiano dando corpo a chissà quale progetto para-politico in splendido isolamento anche all’interno della Cgil, sono arrivate le dichiarazioni di solidarietà dei segretari generali di quasi tutte le altre categorie cgielline. Da Valeria Fedeli (Filtea) a Carla Cantone (Spi,) Franco Martini (Filcams), Mimmo Pantaleo (Flc), Franco Nasso (Filt) Enrico Miceli (Slc). Del resto lo sciopero e la manifestazione di venerdì sono solo l’inizio di una mobilitazione che la Cgil ha messo in cantiere fino al 4 aprile quando ci sarà un’altra grande manifestazione romana. Fino ad allora tutte le strutture del sindacato hanno a disposizione quattro ore di sciopero da effettuare sui territori, il 5 marzo, ci sarà la manifestazione dei pensionati, alla fine dello stesso mese uno sciopero della scuola e due iniziative sul Mezzogiorno: a Brindisi il 27 febbraio e a Palermo il 9 marzo focalizzata sui giovani. Rientra nella mobilitazione il referendum che Fp ha tenuto negli uffici pubblici sui contratti separati sul pubblico impiego che la categoria della Cgil non ha firmato. Ieri il segretario generale Carlo Podda ha annunciato che il quorum del 50% degli aventi diritto al voto è vicino. Un dato particolarmente rilevante, ha commentato, nelle agenzie fiscali e parastato dove la Cgil raccoglie, rispettivamente, il 23% e il 19% dei consensi. «È chiaro che se fosse così avremo raddoppiato i simpatizzanti. Comunque è un segnale che i lavoratori reclamano il diritto di esprimersi». Anche sull’accordo separato che riforma i contratti sul quale la cgil chiede il voto dei lavoratori. FONTE : L'Unità
Ci sarò anche io venerdì, ma non in segno di "solidarietà" come dice l'articolo, ma bensì perchè ritengo che il sindacato debba essere uno solo, via le decine di inutili sigle, ma un unico sindacato di lotta...Venerdì a scendere in piazza non devono essere la FIOM o la FP ma bensì tutti quelli che ritengono che questo governo non ha preso provvedimenti adeguati per far fronte a questa crisi.La GGIL se vuole vincere questa battaglia deve unire le forze e non frammentarle...Come al solito tergiversa, tentenna e indice uno sciopero generale solo per il 4 aprile.. Ma la crisi è ora, perchè aspettare? Venerdì era l'occasione giusta per dare un segnale forte al governo , e per dare un segnale ai lavoratori che la CGIL c'è, che è ancora viva... Solo un adesione massiccia, numerosa, può servire a qualche cosa, altrimenti rafforzerà solo il nemico... Il 4 aprile è troppo lontano, saranno migliaia i lavoratori che nel frattempo perderanno il posto di lavoro. La CGIL sta perdendo l'ennesima buona occasione. Io comunque ci sarò , con o senza cgil, perchè non smetterò mai di urlare il mio dissenso nei confronti di un governo che vuole mettere in ginocchio la popolazione. HASTA SIEMPRE!