lunedì 15 giugno 2009

Sinistra unita si...Sinistra unita no...


FONTE : APRILEONLINE Il segretario del Prc ha presentato due proposte al parlamentino del suo partito. Da un lato la costruzione di una "opposizione sociale al governo Berlusconi, che è la cosa che oggi manca". Dall'altro il porsi come promotori di un "polo di una sinistra alternativa, che parta dalle forze con cui abbiamo fatto la lista per le europee, ma provi a discutere con tutti i soggetti disponibili, da Ferrando a Vendola". La minoranza dei "bertinottiani", che a Chianciano sostennero Vendola ma non lo hanno seguito nella scissione, presenta domani un documento politico alternativo [ ] Ma nel partito non tutti sono d'accordo. La minoranza dei cosiddetti bertinottiani, che a Chianciano sostennero Vendola ma non lo hanno seguito nella scissione e oggi nel Prc rappresentano il 30%, si prepara infatti a presentare domani un documento politico alternativo a quello del segretario.
La divergenza principale è rappresentata proprio dal presupposto da cui partire: no alla riunione del coordinamento di lista proposta da Ferrero. Piuttosto "ci si fermi tutti - dice Augusto Rocchi - e andiamo a un grande confronto della sinistra", per la costruzione di una "federazione unitaria e plurale", che non sia però una semplice "sommatoria di partiti come l'Arcobaleno".
Su un punto le diverse anime di Rifondazione si trovano invece d'accordo: E' il no alla proposta dell'ex segretario Fausto Bertinotti di un grande soggetto che vada dal Pd ai Radicali al Prc.
Bisogna rimanere "sinistra" ed essere "alternativi", sono le parole d'ordine.leggi l'articolo completo

Si torna a parlare di unità a sinistra... Obbiettivo che io sostengo da tempo, ma che ormai comincio a dubitare possa essere raggiunto... Quindi resto in attesa senza farmi illusioni, conscio della necessità di un unica forza a sinistra del PD (vedi bene a sinistra non con il PD...), ma anche conscio del fatto che personalismi, poltroncine, sfumature, renderanno difficile il lavoro di chi realmente vuole un unico partito sociale di sinistra...Mai una gioia... Hasta siempre!

25 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dopo la disfatta causata dal prode bertinotti, non é ora che si tolga dai coglioni e lasci il posto a gente di sinistra?

Anonimo ha detto...

ma dopo la disfatta causata dal prode bertinotti, non é ora che si tolga dai coglioni e lasci il posto a gente di sinistra?

Crocco1830 ha detto...

Sinistra unita si...Sinistra unita no... Direi Sinistra unita ma a condizione che sia un'unità intorno ad un progetto politico, sollecitato non dalle segreterie di partito, ma dai bisogni reali delle persone.

Juanne Pili ha detto...

E' anche vero che senza il un buon rapporto di vicinato col PD se si vince si torna a casa dopo pochi mesi, come già è successo ... la vedo dura, il classico pessimismo sinistrorso mi sta pervadendo.

Pierprandi ha detto...

@Anonimo Concordo che sia ora che si goda la sua lauta pensione...

@Crocco Sono assolutamente d'accordo, un ennesimo cartello elettorale non servirebbe a nulla, ci vuole un progetto comune condiviso. A presto

@Sitry Un rapporto di buon vicinato non include necessariamente il pranzare insieme...Benvenuto nel club dei pessimisti... Hasta la vista

Matteo ha detto...

Anche io credo che ci voglia un progetto comune. L'unità va bene, ma con chi condivide le tue idee e il tuo programma, non si può fare l'unità con i socialisti di Bobo Craxi o peggio con i radicali più liberisti di Berlusconi: sarebbe peggio della sinistra arcobaleno.
Io dico: intanto cominciamo a fare l'unità dei comunisti, che è la cosa principale, poi si vedrà.
Ma io non ci sto a fare un ennesimo partito moderato. La sinistra italiana deve essere anticapitalista e stare nel gruppo della Sinistra Europea (come piattaforma programmatica anche se adesso non ha seggi)TUTTA QUANTA. Se Vendola ha intenzione di fare invece una riedizione di Sinistra e Libertà se ne stia con Bobo Craxi.

Matteo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Faber ha detto...

Io credo che mai come oggi c'è spazio per fare politica. Bene o male dobbiamo cambiare tutto , ecologia,lavoro,sociale,guerre, eccetera . Quello che manca veramente è che ancora non abbiamo toccato il fondo ... ma manca poco.Sono sicuro che una specie di rivoluzione spontanea sia alle porte , che una nuova opposizione stia nascendo , e che forse l'identificazione solo di "sinistra" sta un po stretta . Quando gli eventi atmosferici causati dall'uomo ( scioglimenti dei ghiacciai in primis... ) si percepiranno anche nei paesi più ricchi , forse capiremo meglio che la nuova ideologia sarà rispettare la nostra madre terra.
Un'abbraccio Pier

paoladany ha detto...

aNCH'IO SONO PER L'UNITà DI TUTTA LA SINISTRA... ma credo che a molti non piaccia!

elena ha detto...

Sinistra unita, certo... ma il problema è: chi è la sinistra? Perché secondo me un conto è decidere che si vuole un grande partito (magari comunista) e un conto è una coalizione in funzione antiberlusconiana - quindi antiliberista. Già questa specifica tiene fuori sia radicali che IdV. Ma anche i seguaci di Bobo Craxi, degno erede del padre. Quindi?

Damiano Aliprandi ha detto...

QUindi d'accordo un unità con la parte moderata ed estremista della sinistra. Ma che non sia fatta con il pd, i radicali e i craxiani.

Quindi io rimarrei con la lista anticapitalista, con l'aggiunta degli altri partiti minoritari. Ma non concordo di stare alla sinistra del PD. Il Pd è da ostacolare e isolarlo affinchè capisca che deve fare una ripulitura al suo interno.

Dopodichè posso anche pensare di fare un alleanza con loro, ma con programmi ben precisi.

Damiano Aliprandi ha detto...

... altrimenti fuori. Ma adesso non c'è nessun pressupposto.

Ripeto, la lista anticapitalista è una buona base!

Pierprandi ha detto...

@Matteo Concordo la sinistra deve fare la SINISTRA! E Vendola faccia un po' come gli pare...
P.S. benvenuto sull'Eco

@Faber Da tempo attendo che si tocchi il fondo...Forse hai ragione, ormai ci siamo... A presto

@Paola Non piace a quelli attaccati a poltroncine e partiti ad personam... Un abbraccio

Pierprandi ha detto...

@Elena IDV sono tutto fuorchè di sinistra, i radicali poi lasciamo perdere.... Non è l'antiberlusconismo che voglio, ma un unico grande partito comunista, anticapitalista e antifascista, attento al sociale e all'ecologia. (Su Vendola neppure commento...). hasta la vista!

@L'incarcerato Rifondazione comunista, comunisti italiani, partito comunista dei lavoratori e sinistra critica. STOP Questa è la sinistra. Concordo con te che per poter collaborare e ripeto SOLAMENTE collaborare con il PD è necessario che prima si dia una bella ripulita...Hasta la vista compagneros!

elena ha detto...

Infatti, caro Pierprandi: siamo d'accordo sul grande partito comunista. Però io al tuo elenco aggiungerei anche i Socialisti 2000, che si sono presentati con noi alle elezioni. Cioè i socialisti alla Pertini, e scusa se è poco...
Con gli altri (IdV, radicali, vedoliani, bertinottiani, verdi, belilliani e PD - mi sembra di averli citati tutti) ci si può fare un accordo programmatico su punti ben specifici e selezionati, non un partito! Altrimenti lo chiamiamo minestrone (che comprende tutti i colori, un po' come l'arcobaleno...!) ma non possiamo sperare di cambiare il mondo. Ciao!

Andrea De Luca ha detto...

sono sempre più scettico

Pierprandi ha detto...

@Elena Mea culpa avevo omesso i socialisti 2000, anche se equiparare Pertini a Cesare Salvi mi riesce davvero difficile... A presto

@Andrew Hai buone ragioni per esserlo visto l'aria che tira...Hola

Aride ha detto...

L'unità deve partire dal basso.
I vertici vanno azzerati, hanno fallito, si facciano da parte.
Molto più difficile sarà invertire la tendenza di quel modo di far politica di bertinottiana memoria, per cui uno entra nel partito a 20 anni con il solo fine di arrivare a sedere in parlamento dopo 10/15 anni. Può non piacere, ma purtroppo è l'amara verità. Bisogna tornare alle origini, ad uno slancio generoso, gratuito, al fare politica perchè lo si ha dentro, perchè lo si ha nel sangue.... Mi fermo sperando di aver reso l'idea.
A pugno chiuso.

il cuoco ha detto...

Non puo esserci sinistra nel PD , l'unica sarebbe fare sparire simboli comunisti nuovi e riunirci sotto un unico PCI tornare al vecchio stemma e liberarci di quei politici che hanno l'unico obiettivo quello di arrivare ad una posizione di rilievo nel governo....
Sono rimasto deluso una volta da Bertinotti speravo che la lezione gli fosse bastata. Ciao

aleph ha detto...

A leggervi avete ragione un pò tutti. Purtroppo tutta sta frantumazione non è funzionale a nessuno. Bisogna anche essere realisti. PS eh sì, di fan ce ne sono ancora! ciao, anzi hasta!

Anonimo ha detto...

Diciamo..NO.
Anzi..diciamo...Si che???
E dov'è?!?!?

Pierprandi ha detto...

@Aride Hai reso perfettamente l'idea che tra l'altro condivido, ma temo che rimarrà per noi un sogno....I vertici vanno azzerati verissimo, ma sarà quasi impossibile "spodestarli". A presto vecchio mio

@Il cuoco Speravo anche io che il caro Bertinotti si fosse messo da parte...Rispolverare il vecchio PCI..? Il nome per me poco importa, potrebbe pure chiamarsi caciucco, l'importante è che sia unito e di sinistra. A presto

Pierprandi ha detto...

@Aleph "tutta sta frantumazione non è funzionale a nessuno", per questo invochiamo un unico partito di sinistra. UN caro saluto

@Guernica Per ora non c'è...Dobbiamo costruirla noi partendo dal basso tra la gente. Besos

loris ha detto...

Chiedo scusa se il commento arriva con un certo ritardo ma ultimamente ho realmente poco tempo. Sinteticamente osservo una cosa che tutti ragionate in termini di formule e poco in termini di contenuti. Credo che in primo luogo sia necessario avere chiaro in testa quale architettura presenta la società attuale, quale modificazioni sono intervenute nel mondo del lavoro e quale rapporto intendiamo assumere nei confronti delle problematiche etiche e ambientali.
parlare di proletariato senza essere in grado di coniugarlo al presente ci rende non solo minoritari ma perdenti, e, se a perdere siamo noi come è avvenuto alle ultime elezioni mi vien da dire "poco male" ma se a perdere sono migliaia e migliaia di precari o di migranti in cerca di lidi più sicuri rispetto a fame guerra e persecuzioni, bhe, mi girano i coglioni.
Non avendo la vocazione mistica, rifiuto di fare opera di testimonianza.Rifiuto di rimanere concettualmente minoritario.
Quello a cui bisogna a mio parere aspirare è a un soggetto, un partito, che sia di "lotta e di governo"; non vuol dire che l'obbiettivo deve essere quello di entrare nelle logiche governative, deve però raggiungere un consenso e una forza che consenta comunque di condizionare qualsiasi tipo di governo.
Anche rimanere ancorati a vecchie formule credo che sia limitativo per un'ottica più ampia.Non ci stiamo ritrovando di fronte a due tipi di capitalismo? Quello che ci ha portato all'attuale crisi non si chiama forse capitalismo finanziario e ha fallito la sua mission mettendo in condizioni di assoluta povertà in tutto il mondo intere popolazioni? Il capitalismo industriale che a questo punto è forse l'unico in grado di rilanciare a livello globale una possibile ripresa non è forse analogo a quel capitalismo industriale che materialmente e culturalmente ha fatto prendere coscienza a una classe operaia di un ruolo che ha consentito negli anni rivendicazioni e conquiste in quanto massa organizzata attraverso le proprie organizzazioni sindacali e partiti?

Pierprandi ha detto...

@Loris Credo che la tua analisi sia lucida e corretta,concordo sia sul fatto del soggetto politico che sia di lotta di governo, sia sul fatto che va fatta distinzione tra capitalismo finanziario e capitalismo industriale.Ora il difficile sarà farlo capire ai nostri "cari" dirigenti... A presto

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