sabato 11 aprile 2009

Un bonsai per aids e Abruzzo


Sostenere la lotta all'AIDS quest'anno servirà ad aiutare anche la popolazione dell'Abruzzo. Dal 10 al 12 aprile, si terrà la 17° edizione di BONSAI AID AIDS, promossa da ANLAIDS (Associazione Nazionale per la Lotta contro l'AIDS) e patrocinata dal Presidente della Repubblica.

I numeri di questa manifestazione si prospettano grandiosi: 3 mila piazze in tutta Italia, 200 mila piante, 10 mila volontari. A quest'ultimi l'arduo compito di portare nelle piazze “la cultura della consapevolezza”: opuscoli e chiarimenti sui rischi del contagio e sull'importanza della prevenzione. Un'opera di sensibilizzazione rispetto all'AIDS come problema sociale, che recenti statistiche descrivono tutt'altro che risolto. Il limite di età di chi contrae il virus è infatti salito a 39 anni e la percentuale di trasmissione nei rapporti eterosessuali ha raggiunto il 40%.

L'associazione, che da anni sostiene la ricerca sull'HIV attraverso borse di studio, premi scientifici e progetti di ricerca, in questa settimana tragicamente segnata dalla vicenda abruzzese ha sentito l'esigenza di essere vicina alle persone colpite dal terremoto. Come ha sottolineato il presidente del ANLAIDS, Fiore Crespi, per contribuire a creare una cultura della lotta all'AIDS, non si puo' prescindere dalle condizioni di vita delle persone. Per questa ragione una parte dei fondi ricavati dalla vendita dei bonsai verrà devoluta a chi ha perduto tutto la notte del 6 aprile scorso.

4 commenti:

Andrea ha detto...

ciao ...tanti auguri di Buona Pasqua laica ..
un abbraccio e hasta siempre !!

Pierprandi ha detto...

Grazie mille, passo presto sul tuo blog per ricambiare. Hasya siempre!

il Russo ha detto...

Ma perchè lo stato chiede e avalla ogni richiesta di fondi ogni due per tre e si continua ad affannare a spiegarci che là c'è tutto ciò che serve e che si è lavorato benissimo.
Ok i fondi spontaneamente da noi, ma ora la cosa inizia ad essere fastidiosa, benedetta sia la dottoressa che ieri ha chiesto al presidente del Senato meno strette di mano più fatti concreti (non sempre sulle spalle dello spirito di solidarietà di noi italiani): iniziassero a fare a meno di quella porcata del ponte e dirottasero quei soldi in abruzzo, altrochè pubblicità di sms, raccolte fondi o lotterie ogni tre per due!
A costo di apparire cinico, è ora che qualcuno inizia a dirlo a costo di apparire antipatico.

Pierprandi ha detto...

Russo condivido il tuo pensiero, e non lo trovo cinico, ma il problema è che se gli abruzzesi dovessero aspettare le promesse del governo vivrebbero da terremotati per anni, quindi ben vengano le iniziative e le raccolte fondi. A presto

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