lunedì 8 febbraio 2010

“I mandarini e le olive non cadono dal cielo”

Quello che segue è il comunicato dei lavoratori immigrati di rosarno che stanno a Roma e che si sono riuniti in assemblea
In data 31 gennaio 2010 ci siamo riuniti per costituire l’Assemblea deilavoratori Africani di Rosarno a Roma.Siamo i lavoratori che sono stati obbligati a lasciare Rosarno dopo averrivendicato i nostri diritti. Lavoravamo in condizioni disumane.Vivevamo in fabbriche abbandonate, senza acqua né elettricità.Il nostro lavoro era sottopagato.Lasciavamo I luoghi dove dormivamo ogni mattina alle 6.00 per rientrarcisolo la sera alle 20.00 per 25 euro che non finivano nemmeno tutti nellenostre tasche.A volte non riuscivamo nemmeno, dopo una giornata di duro lavoro, a farcipagare.Ritornavamo con le mani vuote e il corpo piegato dalla fatica.Eravamo, da molti anni, oggetto di discriminazione, sfruttamento e minaccedi tutti i generi.Eravamo sfruttati di giorno e cacciati, di notte, dai figli dei nostrisfruttatori.Eravamo bastonati, minacciati, braccati come le bestie…prelevati, qualcunoè sparito per sempre.Ci hanno sparato addosso, per gioco o per l’interesse di qualcuno. Abbiamocontinuato a lavorare.Con il tempo eravamo divenuti facili bersagli. Non ne potevamo più.Coloro che non erano feriti da proiettili, erano feriti nella loro dignitàumana, nel loro orgoglio di esseri umani.Non potevamo più attendere un aiuto che non sarebbe mai arrivato perchésiamo invisibili, non esistiamo per le autorità di questo paese.Ci siamo fatti vedere, siamo scesi per strada per gridare la nostraesistenza.La gente non voleva vederci. Come può manifestare qualcuno che non esiste?Le autorità e le forze dell’ordine sono arrivate e ci hanno deportatidalla città perché non eravamo più al sicuro. Gli abitanti di Rosarno sisono messi a darci la caccia, a linciarci, questa volta organizzati in veree proprie squadre di caccia all’uomo.Siamo stati rinchiusi nei centri di detenzione per immigrati. Molti di noici sono ancora, altri sono tornati in Africa, altri sono sparpagliati nellecittà del Sud. Noi siamo a Roma. Oggi ci ritroviamo senza lavoro,senza un posto dovedormire, senza I nostri bagagli e con I salari ancora non pagati nellemani dei nostri sfruttatori.Noi diciamo di essere degli attori della vita economica di questo paese,le cui autorità non vogliono né vederci né ascoltarci. I mandarini, leolive, le arance non cadono dal cielo. Sono delle mani che liraccolgono. Eravamo riusciti a trovare un lavoro che abbiamo perdutosemplicementeperché abbiamo domandato di essere trattati come esseri umani. Non siamovenuti in Italia per fare i turisti. Il nostro lavoro e il nostro sudoreserve all’Italia come serve alle nostre famiglie che hanno riposto in noimolte speranze.Domandiamo alle autorità di questo paese di incontrarci e di ascoltare lenostre richieste:- domandiamo che il permesso di soggiorno concesso per motive umanitariagli 11 africani feriti a Rosarno, sia accordato anche a tutti noi, vittimedello sfruttamento e della nostra condizione irregolare che ci ha lasciatosenza lavoro, abbandonati e dimenticati per strada.Vogliamo che il governo di questo paese si assuma le sue responsabilità eci garantisca la possibilità di lavorare con dignità.

L’Assemblea dei Lavoratori Africani di Rosarno a Roma

7 commenti:

luly ha detto...

Senza parole, ma vicina a queste persone, sempre.

Anonimo ha detto...

grazie per il post...
di questo passo sarà sempre peggio!

loris ha detto...

...Per queste ragioni lo sciopero generale del 12 marzo, come ha anticipato al direttivo Epifani sarà anche sui temi dei diritti e dell'immigrazione. Auspico che in tutte le realtà dove sarà possibile i cortei e le manifestazioni vengano aperte da lavoratori immigrati.

aleph ha detto...

Bravi! Bravi a non farsi 'dimenticare'. Bellissimo comunicato. Spero che ci sia qualcuno che li sta sostenendo. Ma tu dimmi se dobbiamo essere ancora a sto punto e ci vantiamo di essere una delle potenze economiche ammesse a quelle buffonate dei G8, G10 G12 a seconda del comodo.

Gap ha detto...

Ancora a rompe il cazzo co sti negri, e fatela finita, rimandateli a casa.

Come razzista come sono andato?

Pierprandi ha detto...

@Gap Come razzista non sei ancora credibile... Devi applicarti di più e sopratutto sconnettere il cervello.

upupa ha detto...

Spero con tutto il cuore che li sostengano in molti...
Una domanda...che significato hanno le nostre politiche se non danno una mano a chi è più sfortunato?

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