martedì 10 novembre 2009

Non lasciamo sola la CGIL...

Nessuno più di me è critico nei confronti della CGIL, sindacato in passato e probabilmente anche in futuro, non esente da colpe... Ma credetemi ogni volta che entro in camera del lavoro mi viene da pensare; "meno male che la CGIL esiste!". Si perchè solo l'idea di essere rappresentato da csl e uil mi vengono i brividi. Se il mio futuro lavorativo fosse nelle mani dei due "sindacati di stato" molto probabilmente me ne scapperei all'estero... Le "magagne" della CGIl certo di combatterle dall'interno, ma fuori massima collaborazione perchè è l'unico sindacato insieme a quelli di base ad avere realmente a cuore le sorti dei lavoratori. E' per questo che il mio invito è di essere presenti (per chi ne ha le possibilità...), sabato alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma sul "lavoro e la crisi". Lasciate perdere i personalismi e scendete in piazza! Hasta siempre!



Sabato
14 novembre la CGIL scenderà in piazza a Roma per rivendicare il rilancio dell’economia e la tutela del reddito perché l’Italia che lavora esige risposte concrete. Appuntamento a Piazza della Repubblica alle ore 14 e poi corteo fino a Piazza del Popolo dove è previsto il comizio del segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani. Una manifestazione indetta per sottolineare il fatto che il peggio della crisi non è affatto alle nostre spalle, come sanno bene i lavoratori e i territori che ne sono pesantemente colpiti. Così come bisogna sapere che la ripresa sarà lunga e difficile. Per questo, per uscire dalla crisi c’è bisogno dunque di interventi adeguati e urgenti sugli ammortizzatori sociali per tutelare il lavoro e l’occupazione. La CGIL chiede che si esca dalla crisi guardando il futuro perché in tema di lavoro e di crisi “esigiamo le risposte”

13 commenti:

giardigno65 ha detto...

SONO D'ACCORDO ma quant'è dura !

La crisi morde lascia posti di lavoro per strada che sembrano irrecuperabili, ma dov'è sta ripresa !!!

Pierprandi ha detto...

@Giardigno65 E' dura certo, ragione in più per non arrendersi e continuare a lottare. Benvenuto sull'Eco. Gasta la vista!

Pierprandi ha detto...

Aggiungo un ultim'ora che se confermata ha dell'allucinante...la notizia la trovate QUI

Matteo ha detto...

Condivido, non bisogna lasciare sola la Cgil e impedire che vada a rimorchio della cisl.

Cisl e uil altro che sindacati di stato. Sindacati di confindustria e di governo!

Faber ha detto...

caro Pier ormai ci siamo , dopo anni di inseminazione artificiale lo scontro sociale non può più attendere.

con buona pace di chi perde ancora tempo a teorizzare , inciuciare e manipolare.

mi sembra di essere tornato bimbo , agli anni 7o per intenderci.

il Russo ha detto...

Con buona pace di chi non perde occasione di dare addosso alla CGIL vedo che è l'unica a partecipare a certe battaglie.

Gabryella Costa Fdd ha detto...

caro Pier come mai mi sento di condividere il "Faber "pensiero??
mah!!chissa'

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

E' ora di unirsi per un obiettivo comune e che sia dalla parte del più debole.

Damiano Aliprandi ha detto...

Condivido quello che dici, anche se sono critico certamente non si può lasciare sola la Cgil!

Alberto ha detto...

Sto sentendo la diretta a Radiopopolare di Milano e mi sembra che stia andando molto bene.

Pierprandi ha detto...

@Alberto Si direi che è andata bene, il corteo era infinito,ci sono volute ore prima che confluissero tutti in piazza.

Gap ha detto...

Non lasciamo sola la Cgil e tutti quei pochi, singoli o meno, che portano avanti un qualsiasi tipo di lotta verso l'imbarbarimento civile in cui siamo precipitati.
Un saluto dal "vecchio" Gap

Anonimo ha detto...

Subject: lettera ad Essere Comunisti


Cari compagni,

la CGIL va al congresso con due mozioni interne alla linea concertativa dettata da Confindustria e PD. E' prigioniera della politica unitaria con Cisl e Uil. La Fiom fa battaglie del tutto prive di contenuto dal momento dal momento che ha dimensionato le sue richieste al tasso di inflazione programmato. Avrebbe dovuto chiedere almeno trecento euro di aumento come hanno fatto e ottenuto i bancari. Invece sta facendo una lotta inutile per una ridicola differenza salariale.Una manciata di centesimi!

La mozione che appoggiate non affronta nessun problema fondamentale e non propone niente di diverso da quella della maggioranza. Contribuite anche voi ad ingannare. Chiede forse la mozione di minoranza l'abrogazione della legge Biagi, la riforma delle pensioni abolendo gli ultimi accordi, aumenti salariali, il Minimo Salariale Garantito, la lotta alle privatizzazione in tutta la pubblica amministrazione e nelle municipalizzate, la riforma delle leggi bassanini che penalizzano il sindacalismo di base, vincoli più cogenti per il ruolo sociale delle imprese, una politica verso le multinazionali che
dia garanzie contro la devastazione di intere aree economiche che vengono improvvisamente sgombrate dalle aziende e portate altrove e sopratutto una seria riflessione sulla legislazione europea del lavoro che con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona diventa cogente ed è terribilmente oppressiva?
Chiede forse soltanto due modalità di contratto di lavoro: a tempo indeterminato per tutti e determinato soltanto per i lavori stagionali ed eccezionali? No!
Prevede forse maggiori poteri per il Delegato alla Sicurezza contro la mortalità spaventosa del lavoro?

Vi prestate ad accreditare tra i lavoratori l'idea di un Congresso nel quale si possa ribaltare la linea della maggioranza. Non è così. La mozione che appoggiate è il documento di una cordata di potere interno che si contrappone ad altra cordata. Entrambe hanno riferimento nel PD. Per intenderci:
Ichino, Letta,Treu.....
Cori saluti.

Pietro Ancona
sindacalista cgil in pensione



Essere comunisti
n. 187 • 26 novembre 2009


Il più grande sindacato italiano va a congresso. Nella Cgil si confronteranno idee, proposte e progetti molto differenti fra di loro. Non si può rimanere indifferenti di fronte a tale confronto perché farlo significherebbe lasciare nell’isolamento politico decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori iscritti alla Cgil che parteciperanno ai congressi di base.

A partire dalla valutazione dei contenuti programmatici messi in campo, occorre quindi stare per coerenza con chi anima le lotte in tutto il paese, contro i contratti separati, per la difesa degli stabilimenti, rifiutando, come fa la Fiom, i compromessi contrattuali che ripropongono i contenuti dell'accordo separato.

Il Partito intanto si prepara ai due importanti appuntamenti del 5 dicembre: il No Berlusconi Day e l’assemblea nazionale di lancio della fase costituente della Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Lavoro e Solidarietà e Socialismo 2000) per la nascita di una resistenza sociale e di massa al capitalismo in crisi che attacca tutti i diritti dei lavoratori, di una opposizione vera al governo Berlusconi, di una lotta contro il razzismo e la guerra.



"Per un sindacato di classe" (di Walter Tanzi, Ortelli Fausto, Enzo Jorfida e altri su altre testate del 26/11/2009)
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