domenica 25 aprile 2010

giovedì 22 aprile 2010

Il nuovo che avanza....


Premessa, evitate commenti del tipo "invece che prendervela con i Grillini dovete riflettere sugli errori della sinistra" perchè lo sò benissimo ed avete perfettamente ragione infatti da questa umile paginetta web spesso si è criticata l'azione politica del PD e la frammentazione della sinistra estrema.... L'intento di questo post è solo di sollecitare ad una maggiore attenzione sulla scelta dei soggetti a cui dare fiducia incondizionata solo perchè "nuovi".
Fatta questa doverosa premessa iniziamo a parlare di quanto è successo alle recenti elezioni regionali qui in Emilia....
Allora la legge elettorale emiliana funziona così,c'è un listino maggioritario bloccato (i cui componenti vengono eletti insieme al presidente vincente) e una quota di seggi attribuiti con sistema proporzionale su base circoscrizionale, e le circoscrizioni corrispondono alle province.
In altre parole ogni provincia esprime un numero di seggi in base alla quantità degli aventi diritto al voto: ad esempio Bologna elegge 12 consiglieri, Modena 6, ecc.ecc.
L'intento e abbastanza ovvio con questo sistema si garantisce a ogni provincia una propria rappresentatività, che con un sistema proporzionale centralizzato non sarebbe garantita.
Ogni circoscrizione presenta quindi i suoi candidati, che vanno a rappresentare la realtà territoriale della provincia in ambito regionale.

Fin qui nulla di strano se non fosse che la legge elettorale consente a uno stesso candidato di presentarsi contemporaneamente in più circoscrizioni.
Questo ha portato i politici più scaltri anche in passato a una furbata, che è in realtà una presa in giro degli elettori: candidandosi in tutte le circoscrizioni, un individuo che viene eletto in più circoscrizioni puo' decidere dopo le elezioni quale circoscrizione accettare per sè stesso, facendo eleggere discrezionalmente chi pare a lui, alla faccia degli elettori.... Legge criticata giustamente anche dal messia Grillo....

Abbiate pazienza e arrivo al dunque....
Che hanno fatto i grillini qui in Emilia? Semplice, hanno candidato il leader Favia, in tutte le circoscrizioni emiliane.
Ma non è questa la questione che vi volevo porre....

Si arriva al voto e la lista Grillo ottiene due seggi per la precisione uno a Bologna e uno a Modena, il candidato Favia (Bolognese che è anche il candidato Presidente) ottiene ovviamente più preferenze di tutti tra i grillini nelle due circoscrizioni....
A questo punto c'era da decidere quale elezione accettare, se quella della sua città natale ossia Bologna o quella di Modena, una scelta che al sottoscritto pareva ovvia... Sei di Bologna e li hai preso più voti... Tra l'altro la candidata di Modena "seconda classificata" ha preso il doppio delle preferenze del secondo a Bologna...
Tutto pareva scontato invece no... Il buon Favia ha scelto Modena ed insieme a lui andrà in consiglio regionale l'altro candidato Bolognese...Alla faccia sella democrazia, della rappresentanza territoriale e delle pari opportunità.... Si poteva portare in regione una donna che ha preso più voti di tutti e che rappresentava un territorio diverso da Bologna (per quello c'era già Favia) e invece nothing, nada, nichts, niente....Favia decide di portare con se il suo braccio destro... Favia dunque se ne sbatte della democrazia, delle preferenze, delle candidature multiple e porta in regione il suo amichetto, alla faccia della povera candidata modenese che rimane a casa nonostante il lavoro fatto...

Infatti come ogni buon partito (cominciamo a chiamarlo con il nome corretto), un assenblea ristretta composta dai soli candidati (dov'è finita la partecipazione dei cittadidi esclusi dalla vecchia politica tanto sbandierata da Grillo....?), hanno deciso così....

Se il buongiorno si vede dal mattino..... Mai una gioia...Hasta siempre!

sabato 17 aprile 2010

Aspettando il 25 aprile... Qualche promemoria... Seconda parte

Seconda parte dell'avvicinamento al 25 aprile..... Hasta siempre


1944 – Marzo – Eccidio di Cervarolo (Villa Minozzo RE)


In seguito alle gravi perdite subite nel corso della battaglia a Cerrè Sologno del giorno 15 marzo 1944, i nazifascisti iniziarono un vasto rastrellamento, con l’intento di distruggere le formazioni partigiane. Il mattino del successivo giorno 20, infatti, Civago e Cervarolo furono investite dalle soldataglie tedesche e fasciste. Sulla mulattiera per Civago i paracadutisti della Goering uccisero un giovane ragazzo e ferirono gravemente un vecchio, giunti in paese uccisero altre due persone; poi si diedero al saccheggio, bruciando una ventina di case e danneggiandone trenta.

La milizia fascista faceva la guardia fuori dall’abitato affinché i tedeschi potessero compiere indisturbati i loro delitti. Carichi di bottino , i tedeschi tornarono poi sui loro passi, per unirsi agli altri paracadutisti che intanto stavano saccheggiando Cervarolo, sempre con la complicità dei militi fascisti. Ammassarono nel recinto di un’aia del paese, sorvegliandoli con le armi puntate, tutti gli uomini che poterono catturare. Due ne uccisero in mattinata, padre e figlio, nella loro abitazione.

Si recarono anche dal prete Don Giovanni Battista Pigozzi, obbligandolo a firmare un foglio in cui avrebbe dovuto dichiarare che gli arrestati erano tutti partigiani. Al prete non mancò però il coraggio e rifiutò di sottomettersi alle minacce di quelle canaglie, tanto che venne completamente denudato, insozzato di sputi e per umiliarlo, spinto anch’esso nell’aia in quello stato.

Uomini di tutte le età, compresi tra i 17 e gli 84 anni, persino un povero paralitico, vennero posti di fronte alle armi automatiche. In gran parte anziani, i quali non avrebbero mai immaginato le vere intenzioni dei nazifascisti, se non quella di essere deportati nella peggiore delle ipotesi.

Dopo aver derubato quanto potevano dal paese, i tedeschi fecero allontanare le donne e mitragliarono gli uomini; quindi le case vennero date completamente alle fiamme. Furono 24 i civili trucidati a Cervarolo e tra loro anche il parroco G.Battista Pigozzi, in quella tragica giornata.

Mai si era vista fino a quel momento nel reggiano, una così atroce rappresaglia. I fascisti non inorridirono, loro che tanto avevano la Patria nel cuore, non si ribellarono ad un simile scempio compiuto nei confronti di innocenti italiani. Anzi, per i comandanti e per i loro sottoposti, il tutto parve addirittura come una semplicissima formalità.


mercoledì 14 aprile 2010

Aspettando il 25 aprile... Qualche promemoria... Prima parte

Vista la memoria corta degli italiani ho deciso di pubblicare qualche promemoria..... Hasta siempre

1944 – 24 giugno Eccidio della Bettola (RE)


In seguito al fallito tentativo di far saltare il ponte in muratura nei pressi della Bettola, da parte della Squadra Sabotatori; un automezzo tedesco proveniente da Casina, sopraggiunse sul posto per impedire ai partigiani di compire la definitiva distruzione. Ne seguì uno scontro a fuoco durante il quale morirono diversi tedeschi ed i partigiani Enrico Cavicchioni, Pasquino Pigoni, Guerrino Orlandini. La reazione dei tedeschi fu immediata. Il combattimento era avvenuto verso le 22,30 del 23 giugno 1944 e già alle 23,15 partirono da Casina, autotrasportati, circa 50 dei 140 uomini del presidio della gendarmeria tedesca. La rappresaglia iniziò verso le ore 1 del giorno 24.

I tedeschi circondarono cautamente alcune case situate nei pressi del ponte, penetrati nella casa di Liborio Prati e Felicita Prandi, due vecchi di 70 e 74 anni, li uccisero insieme alla loro figlia Marianna. La casa venne poi depredata ed incendiata. La bambina undicenne Liliana Del monte si gettò da una finestra per salvarsi, ma fu ripresa e gettata in una stalla che bruciava, riuscendo però miracolosamente a sopravvivere. A questo punto i nazisti passarono alla locanda della Bettola, dove per mezzo di un interprete, si fecero aprire la porta dall’oste Romeo Beneventi. Fecero uscire le donne, i bambini e gli uomini, radunandoli in parte nel garage dell’albergo ed in parte dietro la casa.

I primi furono mitragliati, poi ricoperti da tronchi d’albero, cosparsi di benzina e dati alle fiamme per incenerirne i cadaveri. Coloro che invece erano stati radunati dietro al grosso fabbricato, vennero trucidati a bastonate ed a colpi di pistola, quindi gettati anch’essi nel rogo insieme agli altri.

Tra loro fu arso vivo Piero Varini, un bimbo di appena 18 mesi.

La furia omicida dei tedeschi, non ancora sufficientemente appagata, investì anche due giovanissime donne, prima violentate, poi uccise ed infine arse nel fuoco. Riuscirono a salvarsi l’oste, alcuni carrettieri nascosti in cantina ed un giovane renitente, rifugiatosi nel solaio.

Alla fine furono 32 i morti, in gran parte impiegati sfollati dalla città, braccianti, carrettieri di passaggio, studenti e scolaretti in tenera età, uomini e donne di età compresa tra i 5 ed i 74 anni.

Se a Cervarolo i tedeschi avevano massacrato soltanto gli uomini, alla Bettola non venne risparmiato nessuno, nonostante la popolazione fosse assolutamente estranea allo scontro con i partigiani avvenuto nella notte. La gendarmeria tedesca ebbe come unica intenzione quella di uccidere quante più persone possibili, riuscendo persino a superare in efferatezza persino le torme selvagge dei paracadutisti della divisione “Goering”.


giovedì 1 aprile 2010

Deriva populista... Ed ora non c'è solo la lega....


Premesso che sono molto soddisfatto a livello personale dei risultati ottenuti (convincere centinaia di persone a scrivere il tuo nome a fianco della Falce e Martello è impresa non da poco....), alla luce dei recenti risultati elettorali sono arrivato ad alcune conclusioni....
Inutile “perdere tempo” a informarsi, a documentarsi e a cercare di trovare soluzioni per decine e decine di problematiche, molto meglio concentrarsi a due o tre temi populisti e il gioco è fatto. Perchè perdere tempo ed andare davanti alle fabbriche in crisi a dare solidarietà e sostegno...?Perchè fare manifestazioni in difesa dell'acqua pubblica...? Perchè fare iniziative contro gli inceneritori...? Perchè fare gruppi d'acquisto popolare per tagliare i costi della spesa...? Perchè lottare per le pari opportunità? Perchè lottare per la difesa dei diritti dei lavoratori?
Ci sono sei milioni di disoccupati...? Diamogli la wi-fi.... Così sapranno cosa fare del molto tempo libero.... Gli imprenditori dislocano le loro aziende all'estero...? Diamo la colpa agli immigrati....
La crisi ha messo in ginocchio il paese...? Diamo la colpa al PD che come tutti sanno ha governato per otto degli ultimi dieci anni...
Un italiano su tre non è andato a votare fregandosene dei sacrifici fatti in passato per ottene questo diritto...? E cosa ha cambiato...? Ah si, quattro regioni sono passate al governo razzista e fascistoide...Non male.
I grillini che ce l'hanno tanto a morte con “testa d'asfalto” e la lega con la loro scesa in campo hanno sicuramente risolto il problema.... La lega è più forte di prima e l'opposizione ancora più debole... Ora con ancora più regioni in mano alla destra il nucleare e la Tav saranno progetti che si arresteranno sicuramente.... Ma tranquilli i due consiglieri grillini in Piemonte e quello in emilia vigileranno...
Comunque ho imparato la lezione.... D'ora in poi porterò avanti solo due battaglie (non di più..), la tutela dei fichi secchi e più gnocca per tutti...Sarà un successo.... MAI UNA GIOIA....MA PROPRIO MAI.....HASTA SIEMPRE!!!!!
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